Un chimico di De Andrè. L'amore che sfugge alla ragione



Il "mistero" dell'amore, una forza che va al di là della ragione e della scienza, che ci permettono invece di comprendere ogni "meccanismo" della natura.

È il tema di "Un chimico", celebre canzone di Fabrizio De André, dal disco "Non al denaro non all'amore né al cielo", tratta da una poesia di Edgar Lee Masters: la storia di un valente uomo di scienza incapace di trovare una legge che regoli l'amore. Canta infatti "il chimico":

Ma gli uomini mai mi riuscì di capire
Perché si combinassero attraverso l'amore
Affidando ad un gioco la gioia e il dolore

L'amore è così una forza che "rapisce" senza dare segnali: come la primavera "non bussa, lei entra sicura", l'amore è una forza a cui non ci si può sottrarre e non può essere schematizzata, ridotta a ragionamento, incastrata in una legge scientifica.  L'amore è gioia ("un sorriso") per chi ha un sentimento corrisposto, ma anche per chi insegue, quell'amore. 

Nell'incapacità di "dominare l'amore" attraverso leggi scientifiche, il chimico si consegna a una vita di solitudine, preferita all'ignoto di qualcosa che può portare felicità e dolore: il chimico confessa la paura, ma anche quella voglia di lasciarsi andare all'amore. A prevalere sarà la prima. Morirà infatti senza essersi sposato, "in un esperimento sbagliato": quella frase "gli idioti che muoiono d'amore" sembra irrisorio, in realtà è un futile tentativo di consolarsi, perché amare vale sempre la pena. 


Un chimico di De André: il testo

Solo la morte m'ha portato in collina
Un corpo fra i tanti a dar fosforo all'aria
Per bivacchi di fuochi che dicono fatui
Che non lasciano cenere, non sciolgon la brina
Solo la morte m'ha portato in collina

Da chimico un giorno avevo il potere
Di sposar gli elementi e farli reagire
Ma gli uomini mai mi riuscì di capire
Perché si combinassero attraverso l'amore
Affidando ad un gioco la gioia e il dolore

Guardate il sorriso guardate il colore
Come giocan sul viso di chi cerca l'amore
Ma lo stesso sorriso lo stesso colore
Dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore
Dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore

È strano andarsene senza soffrire
Senza un volto di donna da dover ricordare
Ma è forse diverso il vostro morire
Voi che uscite all'amore che cedete all'aprile
Cosa c'è di diverso nel vostro morire

Primavera non bussa, lei entra sicura
Come il fumo lei penetra in ogni fessura
Ha le labbra di carne, i capelli di grano
Che paura, che voglia che ti prenda per mano
Che paura, che voglia che ti porti lontano

Ma guardate l'idrogeno tacere nel mare
Guardate l'ossigeno al suo fianco dormire
Soltanto una legge che io riesco a capire
Ha potuto sposarli senza farli scoppiare
Soltanto la legge che io riesco a capire

Fui chimico e, no, non mi volli sposare
Non sapevo con chi e chi avrei generato
Son morto in un esperimento sbagliato
Proprio come gli idioti che muoion d'amore
E qualcuno dirà che c'è un modo migliore

Un chimico, la poesia originale di Edgard Lee Masters

Trainor il farmacista

Soltanto un chimico può dire, e non sempre
che cosa uscirà dalla combinazione
di fluidi o di solidi.
E chi può dire
come uomini e donne reagiranno
fra loro, e quali bambini nasceranno?

C’erano Benjamin Pantier e sua moglie,
buoni in se stessi, ma cattivi l’un l’altro:
ossigeno lui, lei idrogeno,
il figlio un fuoco devastatore.
Io, Trainor, il farmacista, mescolatore di elementi chimici,
morto mentre facevo un esperimento,
vissi senza sposarmi.

Commenti

  1. Considerare l'ampiezza inestimabile dello spazio, il numero e la mole meravigliosa dei mondi, e trovare che tutto è poco e piccino alla capacità dell'animo proprio; immaginarsi il numero dei mondi infinito, e l'universo infinito, e sentire che l'animo umano e il desiderio nostro sarebbe ancora più grande che sì fatto universo.

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    1. L'infinito..ecco, l'amore è quel sentimento, è quella forza che permette all'uomo - creatura finita e imperfetta - di avvicinarsi all'infinito

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  2. Amare vale sempre la pena, sì. Troppo spesso non siamo capaci, e il mondo lo dimostra, il cuore ce lo dimostra, non concepiamo nessun tipo di amore, privato o universale, neanche Dio amiamo, ne abbiamo solo paura, ci scoccia non averne il telefono in rubrica, probabilmente. Ma l'esperimento va fatto per bene in realtà, e dovremmo tenere i telefoni del mondo, in rubrica.

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    1. E' vero. Anche se il rapporto di coppia presenta tante incognite. Quella paura di lasciarsi prendere la mano e portar via la capisco benissimo :)

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  3. E come si fa a spiegare o razionalizzare l'amore. Sfugge al nostro controllo, fa da sé.
    Un grande abbraccio.

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    1. Esatto, è impossibile razionalizzarlo. Ma il chimico ha cercato di farlo perché aveva paura dell'ignoto e aveva bisogno di una "formula" per avere certezze

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  4. Ragazzi l'Amore muove il Mondo, governa emozioni, pulsioni, labirinti immaginari di pace e serenità. Almeno così dovrebbe essere per una Umanità migliore e più consapevole. E' lui che gestisce noi, mai il contrario; è lui che trova sempre tutti gli spazi opportuni per influenzarci, farci godere, farci soffrire, farci vivere, farci sognare, farci crescere, farci riflettere. Amore, Arte e Musica in un unico contesto. Amore e Musica nella stessa immensa e infinita tastiera, nella stessa Scultura, nella stessa Poesia, nello stesso Dipinto, nello stesso Infinito. Senza tempo e senza spazio, senza barriere, libero e spontaneo, unico inesauribile Mare, unico e inesauribile Cielo, unico e inesauribile contenitore dove tutto è ammesso e tutto è concesso e tutto non è mai scontato, nè certo, nè sicuro. Amore come emozione da vivere, da ascoltare, da leggere, da scrivere. Amore che abbraccia tutto e tutto influenza. Amore cibo che oggi scarseggia.

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    1. Grazie amico mio per questo pensiero profondo e pieno di amore. L'amore che guida la mente e la mano dell'uomo anche nell'arte, nella musica, nella poesia, nella scrittura. E toglie ogni barriera, ogni limite. Avvicinandoci a quell'infinito così misterioso e così affascinante, per noi uomini

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  5. L'amore che sfugge alla ragione... bellissima questa affermazione,e non a caso Riky nel precedente post di Franco è venuto fuori anche un Dio che sfugge alla ragione :)

    Ho messo la parola Dio dove è scritto amore,non fa una piega..."avvicinandoci a quell'infinito così misterioso e così affascinante,per noi uomini"

    Grazie e un abbraccio a te

    L.

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    1. Infatti l'infinito è Dio, è ciò che sfugge alle leggi meccaniche che apprendiamo tramite il nostro intelletto, è ciò che ci circonda e ci affascina, perché quando vediamo il cielo, vediamo qualcosa di più grande di noi, senza limiti, e ci perdiamo nel contemplare ciò che vediamo..

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