Quanto soffro della sindrome di Peter Pan?


Una persona adulta che si comporta come un bambino, che non vuol crescere e maturare. Viene definito così un individuo colpito dalla "Sindrome di Peter Pan". 

Del tema se ne occupa oggi l'amico Miki Moz sul Moz o' clock. Ebbene, quanto soffro io di questa sindrome? Vediamolo attraverso l'esame di quelle caratteristiche che rendono una persona "un eterno Peter Pan".

Quasi tutti, in piccola o grande parte, ne siamo infatti..affetti. Tutti noi siamo un pochino egocentrici: altrimenti non avremmo blog, pagine Instagram e Facebook. Ma ho già spiegato che, secondo me, non è giusto demonizzare a priori i like.

Di narcisismo credo di non esserne affetto, se non in una parte veramente esigua. Non mi sento affatto un manipolatore...so essere estroverso e divertente, ma sono una persona piuttosto introspettiva. Capriccioso? A volte un pizzico, ma so fare benissimo delle rinunce. Già da bambino le sapevo fare, benché fossi piuttosto viziatello. 

Per ciò che concerne l'assunzione di responsabilità, credo di essere una persona più che responsabile: scuola e lavoro sono gli ambienti in cui cresciamo e assumiamo responsabilità sempre crescenti. 

Il non avere famiglia propria non significa essere eterni Peter Pan, il non volere la responsabilità di essa o il non volersi impegnare in una relazione seria: significa non aver trovato semplicemente la persona giusta. Non la si è trovata perché si é troppo "Peter Pan dentro"?  Non credo, perché ci sono tanti mariti che, da eterni Peter Pan, prendono pericolose sbandate tradendo la moglie con ragazze più giovani. 

L'essere timoroso dei cambiamenti e la difficoltà a uscire dalla comfort zone non sono frutto di un non voler crescere, ma di processi psicologici più complessi. 

Io non mi sento affatto un eterno Peter Pan, e ora ne sono certo.  Malgrado ciò, non ho ovviamente ammazzato il "fanciullino" che risiede nel cuore di ognuno di noi: quello "spirito" che dobbiamo conservare con cura, che ci permette di meravigliarci, di trovare la spensieratezza e vivere con entusiasmo ogni giorno. 

E a proposito di vivere bene, la verità è che spesso viviamo di complicazioni, perdendoci in schematizzazioni e inutili catalogazioni. Buttiamo le etichette, ancor prima di lasciare l'Isola che non c'è...

Commenti

  1. No, tu non sei assolutamente un Peter Pan. Al massimo puoi essere un bamboccione, (come diceva quel politico che citava Miki), perché non hai ancora abbandonato il tepore del nido materno e non progetti di farlo, nonostante con uno stipendio fisso potresti pensarci.
    Ma non ne senti l'esigenza. Quindi hai la sindrome del bamboccione? Chissà. 😜

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    1. Beh, dai, quando c'è la giusta metà, qualsiasi bamboccione emigra! :D
      Comunque stipendio fisso e contratto a tempo indeterminato, ma non è che abbia un grande stipendio XD...

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  2. Tu sarai sempre il mio giovane anziano preferito! 😂

    Curiosa la tua analogia col narcisismo. Lo leghi all'egocentrismo dei bambini? È tutto mio! Papà è mamma sono solo miei!

    Confermo che non ci sia legame col non voler andare via di casa. Io l'ho fatto appena ho potuto, dopo un anno che avevo iniziato a lavorare. Avevo bisogno della mia indipendenza e dei miei spazi ma alla fine ho trasferito la mia cameretta, facendola diventare una casa, staccandomi dal cordone ombelicale. Avevo solo ingrandito la mia isola che non c'è 😉

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    1. Sììììì..io sono un giovane anziano :D, che racchiude un mondo di pregi e di difetti!
      Allora l'egocentrismo è proprio quello: volersi sentire al centro dell'attenzione.
      Il narcisismo è un egocentrismo alla massima potenza!

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  3. Ho inserito un commento che non trovo in questo post. Il post dove ho commentato è diverso da questo. Se è stato cambiato mi sembra evidente che la tua patologia è grave.
    Se invece non ha i cambiato post il problema è solo mio. Soffro di allucinazioni.

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    1. ahah, nessuna delle due!
      Non ho cambiato post, né censurato commenti, né tu hai avuto allucinazioni.

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    2. Gli ultimi tuo commenti qui sono su questo post:

      https://caffediriky.blogspot.com/2020/11/la-patata-bollente-la-vera-commedia.html

      Dopo di questi mi è arrivato solo questo qui sopra.

      Sul bazar del calcio c'è il tuo commento a Juventus Milan.

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    3. "Quasi tutti, in piccola o grande parte, ne siamo infatti..affetti. Tutti noi siamo un pochino egocentrici: altrimenti non avremmo blog, pagine Instagram e Facebook. Ma ho già spiegato che, secondo me, non è giusto demonizzare a priori i like."

      L'egocentrismo non rientra tra i sintomi della sindrome di P.P.
      Scrivere nel blog e nei social è qualcosa che somiglia al masochismo perché troverai sempre qualcuno che ti riempie di insulti gratuiti.

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    4. In realtà l'egocentrismo viene associato per il discorso "il bambino è egocentrico perché vuole attenzioni ecc.".
      Però hai stra-ragione: "Scrivere nel blog e nei social è qualcosa che somiglia al masochismo perché troverai sempre qualcuno che ti riempie di insulti gratuiti", dovrebbe essere affisso sulle targhe di tutti i blog e social :D

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  4. Purtroppo (o meglio, per fortuna), ne tu ne' Miki potete parlare obiettivamente della sindrome di Peter Pan, per il semplice motivo che troppo tempo deve passare ancora prima che usciate dalla fase peterpanesca reale ed entrare in quella successiva, adulta sul serio, dove poter sublimare tutti i desiderata incompiuti. Nel frattempo devo avallare tesi già citate che vi relegano più che altro nel reparto "bamboccioni".. ;)

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    1. Sì, io sono nella categoria "bamboccioni", sicuramente non di quella da eterni Peter Pan 😁.
      Io in realtà caro Franco dopo l'epidemia Covid non avrò desideri incompiuti: oramai ho accumulato tutti i miei (costosi) capricci, in primis le maglie da calcio...
      Sotto questo profilo "fortunatamente" sarà il mercato delle maglie a mettermi fuori gioco, perché i prezzi si sono alzati vistosamente nell'ultimo periodo, quindi presto maglie che pagavo 100-120 euro verranno a costare il doppio. Vale la pena? No..

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    2. "Scrivere nel blog e nei social è qualcosa che somiglia al masochismo perché troverai sempre qualcuno che ti riempie di insulti gratuiti."

      Franco, eppure, l'avevo appena scritto.

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    3. ahah, Franco insulta solo la Juventus XD

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    4. Esatto.. ma sono amico di molti juventini: Gus, Pietro.. ;)

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    5. Che sopportano questa tua idiosincrasia per i colori bianconeri

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    6. Che poi anche certi milanisti li sbatteresti al muro...pensa solo a Salvini.. ahahah

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    7. ahhah ovviamente: ci sono persone "meno gradevoli" tra i milanisti, juventini, interisti, tra i tifosi del Pietra Tagliate ecc. :D

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  5. Per quello che ti conosco sei un ragazzo piuttosto responsabile, anche troppo sotto certi aspetti. Per il resto non potrei darti lezioni, non tanto perché le lezioni non si devono mai dare, ma proprio perché io sono cresciuto..a 37 anni :D

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  6. - Io non mi sento affatto un eterno Peter Pan, e ora ne sono certo. Malgrado ciò, non ho ovviamente ammazzato il "fanciullino" che risiede nel cuore di ognuno di noi: quello "spirito" che dobbiamo conservare con cura, che ci permette di meravigliarci, di trovare la spensieratezza e vivere con entusiasmo ogni giorno.


    È proprio grazie a quello "spirito" si comprende la libertà e la bellezza dello stesso spirito libero da ogni tipo di nube tossica e affascinato anche dal più buio dei cieli,in quanto sa che esiste sempre chi con una torcia in mano gli viene incontro ad illuminarlo ...

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    1. Ciao cara,
      infatti è un passaggio, quello, che mi preme molto.
      Aver paura di essere Peter Pan spesso ci fa soffocare ogni emozione dentro di noi...
      A vivere soffocando ogni sentimento..

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    2. Dipende Riky...dipende.
      Molte volte non sono nemmeno soffocati, quanto protetti... verso se stessi o verso gli altri .Ciao

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    3. Hai ragione..ne abbiamo parlato spesso..anche a me è successo che, per proteggermi troppo, mi sia chiuso eccessivamente dietro un muro...
      Ora però ho imparato a non avere paura :)

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  7. Non ti ho mai percepito come un Peter Pan. Sei una persona che conserva dentro di sé un lato giocoso e fanciullo, ma questo non significa esser tardo-adolescenti che non vogliono crescere.

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    1. Grazie Sara, mi piace molto questa definizione :).
      Il lato giocoso non può mancare, altrimenti sarei veramente "tristo", come dicono a Bologna :D

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  8. Come ho scritto da Moz ...non credo alla sindrome da Peter Pan.
    Perché fanciullo e adulto possono convivere benissimo dentro di noi.
    Da lui ho pure aggiunto che se sei indipendente economicamente puoi decidere pure di quale sindrome soffrire😂...basta non fare del male agli altri , ciao

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    1. Hai ragione Max, ho speso fior di quattrini per maglie da calcio sostanzialmente inutili XD...ecco, quella che sia sindrome da malato di maglie da calcio o da Peter Pan, sempre sindrome spendacciona è...Va bene che quelle maglie, vista l'impennata dei prezzi di quest'ultimo anno, sono già un tesoro, ahah

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  9. Credo che bisogna stare sempre attenti a non appiccicare etichette che semplificano il tutto. Nella vita non ci sono mai bianco o nero ma tante sfumature di grigio, tante da non riuscire talvolta a percepirle.
    C’è chi si comporta in modo infantile, chi non si assume le proprie responsabilità ( tantissimi), gli egoriferiti narcisisti e chi, senplicemente, ha degli atteggiamenti da bambino o da ragazzo anche se è avanti con gli anni.

    Io gioco alla playstation, leggo i fumetti e guardo i cartoni animati; mi lamento delle incombenze domestiche e delle rogne e faccio i capricci, peró poi vado a leggermi saggi di storia, romanzi classici e guardo gli approfondimenti politici.
    Ripeto ( come ho scritto da Miki) che bisogna farsi amico il proprio io bambino e concedergli di tanto in tanto qualche soddisfazione.

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    1. C’è anche chi non rilegge i commenti prima di postarli e incappa in mostruosi errori grammaticali! Eccolo: presente!

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    2. Sono d'accordissimo con quello che dici sul fatto che a) non si debbano mettere etichette b) nella vita ci sono tante sfumature di grigio. E' proprio quello che arricchisce la vita...invece oggi c'è una narrazione che tende a catalogare tutto in bianco e nero (sul modello della politica dai tempi berlusconiani: o con lui o contro di lui) che secondo me è terribilmente approssimativa.

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  10. Diciamo che forse la sindrome è un atteggiamento: non sentirsi vecchi, non volerlo essere... ma nel senso non di invecchiamento, ma di ammosciarsi.
    L'entusiasmo, poi... anche quello fa parte della questione.
    Riuscirsi ad entusiasmare ancora per tutto, a patto che non siano sciocchezze... forse anche questo concorre a formare la sindrome.
    Ma sono tutte cose positive, vedi? XD

    Moz-

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    1. ahah, come dice Ema, io sono un perfetto equilibrio: un giovane vecchio, che avvicinandosi ai 40 anni, è un bel pregio :D

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  11. Come ho scritto anche sul blog del Moz, quel fanciullino va fatto evolvere ma non va mai, mai cancellato. Io i bambinoni cresciuti (e non intendo quelli che ancora oggi giocano e guardano cartoni animati) non li chiamo Peter Pan, ma in un altro modo che non mi va di scrivere qui sul tuo blog 😅

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    1. ahah davvero, ci sono Peter Pan che hanno tradito mogli e sfasciato famiglie...

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  12. Dovrei copiare ed incollare il commento che ho scritto da Moz.
    Ma da te provo a ribaltare un altro punto di vista riferito più alle cose che ci portiamo dietro dall'isola di Peter o dal paese dei balocchi di Pinocchio.
    Io più che per quel che concerne la socialità e tutto ciò che ne consegue, ho perso alcune delle mie passioni giovanili strada facendo, ed infatti a volte non capisco ed invidio, chi riesce a conservare alcune di queste abitudini alla mia età ( tipo i videogiochi, cartoni animati, Lego e compagnia bella e tutto l'accanimento da fandom sui film Marvel e Star Wars ).

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    1. Raf, inizia a essere così anche per me.
      Se oggi Emanuele (cito lui) passasse con un furgoncino a casa mia, gli cederei tantissime robe gratis (gratis perché è un amico).
      perché quella magia lì è servita come passaggio intermedio a quello che sono oggi. Sono sempre me stesso, ma cambiato in alcune cose :)

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