Sapore di mare, il cult..che manca un po' di sale (di Bonigol)


"Ah, i meravigliosi anni sessanta!

Quante volte abbiamo sentito questa frase pronunciata da genitori, nonni o nostalgici che hanno alzato gli occhi al cielo con la mente rivolta a quel periodo lontano. Un tempo, per chi lo ha vissuto, fatto di spensieratezza e nuove conquiste (politiche e sociali) grazie alle quali l'Italia seppe rifiorire, pur senza gettare basi o acquisire certezze.  Ma quella nostalgia "canaglia" scaturisce da un conflitto d'interessi che è tipico di ogni generazione e che si basa sul principio del "quando ero giovane io era tutto più bello". 

Carlo Vanzina, dunque, con il suo Sapore di Mare (titolo che omaggia e scimmiotta "Sapore di Sale" di Gino Paoli) strizza l'occhio a coloro che in quegli anni erano alle prese con l'adolescenza e il passaggio al mondo degli adulti; una transizione che implica scelte e rinunce ma anche divertimento, ragazzate, balli, frivolezze e primi amori.


Sulla spiaggia di Forte dei Marmi si intrecciano le vicende di un gruppo di ragazzi giunti da località diverse per trascorrere le vacanze estive nella cittadina toscana. A dominare la scena sono i fratelli Carraro, Luca (Jerry Calà) e Felicino (Christian De Sica), rampolli di ricca famiglia milanese nonché assidui frequentatori della località marittima. Luca è allegro e scanzonato e passa le giornate a burlarsi del bagnino (e non solo) e a corteggiare le ragazze. Felicino si presenta con fidanzata londinese al seguito, l'avvenente Susan (Karina Huff) ma sembra più interessato a ostentare la propria agiatezza che a riservarle attenzioni. Del gruppo di amici fanno parte anche il "secchione" genovese Gianni (Gianni Ansaldi), la sua bella fidanzata Selvaggia (Isabella Ferrari), i due marchesini Pucci, Maurizio e la giovanissima Giorgia. A loro si uniscono Marina (Marina Suma) e Paolo (Angelo Cannavacciuolo), giunti (controvoglia) da Napoli con i genitori.


Un po' la voglia di emanciparsi scrollandosi di dosso il "guinzaglio" di mamma e papà e un po' l'età che (in sinergia con l'estate) rende suscettibili all'innamoramento creano le condizioni per intrecci sentimentali svariati e inattesi. Tra Luca e Marina scocca la scintilla, Paolo tenta goffamente di farsi notare da Susan mentre il "pedante" Gianni resta "folgorato" da Adriana (Virna Lisi) un'amica di sua madre, sposata e molto più grande di lui. Le diverse storie sono raccontate in maniera brillante, sorrette dalla seducente ricostruzione di arredi e complementi (giradischi, radio a valvole, telefoni) risalenti alla metà degli anni sessanta (il film è del 1983). A impreziosire tale allegoria è una colonna sonora (peraltro utilizzata con sagacia) che ha riecheggiato per gran parte del secolo scorso grazie alle voci di Mina, Morandi, Vianello, Celentano, Little Tony e tantissimi altri "propagatori" del movimento musicale del tempo e dei loro innumerevoli successi.



Tuttavia, nonostante gli sforzi di ricreare atmosfere perdute con canzoni e stereotipi, il tentativo di ridare corpo cinematograficamente ai "mitici" anni sessanta frana per pochezza di contenuti. Il "sale" sottratto alla canzone di Gino Paoli manca anche a un copione insapore. Non si ride di pancia (e nemmeno si sorride troppo), la comicità risulta "pigra" e "cafona" e le "spezzettate" storie d'amore non risultano troppo coinvolgenti. Christian De Sica è totalmente improbabile nel suo "forzare" un accento milanese al limite del caricaturale. Sono presenti numerosi caratteristi sfruttati poco e male come Guido Nicheli, Enio Drovandi e Ugo Bologna e la trama (spoglia di ogni genialità) si trascina totalmente sull'evanescenza degli amori "da spiaggia". 


Probabilmente (con questo film) Vanzina ha affinato un suo schema narrativo che in Vacanze di Natale (girato appena pochi mesi dopo) sarà riproposto in grande stile. Del resto, il regista romano, nel medesimo anno ha portato avanti le riprese di ben quattro film (Sapore di mare, Mystère, Il ras del quartiere e Vacanze di Natale) col risultato di disperdere una creatività che non è mai stata il suo piatto forte.


Nel finale del film (nessuno spoiler, tranquilli!) ritroviamo i vari amici in un locale di Forte dei Marmi, vent'anni dopo quell'estate. Amori effimeri o vere passioni, sguardi di rimpianto e gratitudine (ma anche una triste indifferenza) verso coloro che in passato sono stati importanti. Sulle note di "Celeste Nostalgia" di Riccardo Cocciante, gli occhi si riconoscono e s'incrociano nuovamente; si sorprendono a fissarsi, forse in cerca di tracce residue di quel sentimento lontano o magari sperando di ritrovare (anche per un solo istante) i propri vent'anni, quel periodo in cui ci si può permettere di sognare e di anteporre il cuore al pragmatismo.

Commenti

  1. Son quei film che in pratica guardo solo per la colonna sonora.
    E forse si per un po’ di nostalgia anni 80.
    Vacanze di Natale lo preferisco perché c’è una canzone che amo particolarmente.
    Ma se dobbiamo parlare di cinema o meglio emozioni che trasmettono Sapore di Mare &Co..c’ho ben poco da dire.
    Sono dei carini guilty pleasure estivi.
    Ciao

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    1. Quale canzone? A me esalta l'arrivo di Calà sulle note di I Like Chopin :D.
      Preferisco anche io Vacanze di Natale!

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    2. https://youtu.be/QIWaWbA6HHk

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  2. De Sica in Vacanze di Natale fa in pratica lo stesso personaggio con la stessa fidanzata straniera al seguito, solo che là diventa finalmente romano.. Di Sapore di mare hanno fatto un trascurabile seguito, senza De Sica-Calà, che ammetto di non aver mai visto

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    1. Il seguito ora mio sfugge davvero! Vacanze di Natale lo preferisco a questo, devo essere sincero!

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  3. mai piaciuto, troppo melenso come film d'ammore e troppo poco divertente per essere una commedia... la battuta finale della Lisi è da tagliarsi le vene!
    Segnalo che tra gli attori c'è anche Angelo Maggi, futuro doppiatore del Commissario Winchester e di Iron Man, per dirne due.

    cmq circa 15 anni dopo i Vanzina ci riprovarono creando le miniserie "anni '50" e "anni '60" e lì forse ci riuscirono un po' meglio ad essere nostalgici (non che siano capolavori, ma hanno raccontato meglio l'aria che si respirava in quei due decenni del dopoguerra)

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    1. Grande Angelo Maggi! Infatti è il cinepanettone "prima maniera", una commedia leggera e "rosa", anche se Vacanze di Natale, il primo, è nettamente superiore.

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  4. Questo, al contrario di Acapulco, non mi è mai piaciuto... neanche quando di cinema capivo meno di adesso 😅

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    1. Diciamo che Acapulco regala alcune risate irresistibili con alcune gag! Comunque sapore di mare è molto meglio dei cinepanettoni moderni di Neri Parenti :D

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  5. Quando ero bambina per me l'estate non era mai davvero arrivata fintanto che non avevano ancora trasmesso questo film. E' un cardine della mia infanzia, uno di quei punti allegri e gioiosi che ricordo con un sorriso sulle labbra.

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    1. Bellissimo ricordo, allora! Io da piccolo lo conoscevo, ma è sempre stato un po' estraneo alle mie corde :D

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