Poetando di Claudio D'Aleo: Paesaggio e Onda in tempesta


Paesaggio


Oltre quell’acque


su quella brezza

che delle rocce scoscese

diventa sollievo


al di là di neve e piogge

che segnano il passo

d’un mattino d’inverno

privo d’ascolto


del cielo e del mare

degli orizzonti

preda al tramonto

impavido vento


CD


Onda in tempesta


T’ascolto da lontano

mentre avanzi


Possente


Torbide acque in respiro

d’autunno


Vai e poi torni


T’ingrossi in tempesta


Scivoli sul bagnasciuga

spazzando via

ogni tormento


ogni illusione


Sì come petali al vento

invochi l’amore


CD



Commenti

  1. Molto invidio il contatto costante con la natura, il suo rivelarsi, i prepotenti odori, i ringhi, come le quiete pause, a sigillare memorie e scorgere speranze di altra vita.

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    1. Sembra davvero di essere lì, con il pensiero, davanti all'onda impetuosa, con i propri pensieri

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  3. Natura che diventa espressione, sentimento, comunicazione.
    E' così anche per me. Un abbraccio Claudio.

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    1. Verissimo: siete persone speciali e riuscite a cogliere un legame trascendente con la natura che ci circonda

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  4. L’ apprezzamento della natura è un tema ricorrente nei versi . Il lettore già immagina lo sguardo attento e meravigliato dell’Autore quando legge termini come onde, rocce, vento... e rimane a sua volta incantato.

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    1. Grazie per esserti unito ai lettori-commentatori di queste belle poesie dell'amico Claudio. Condivido il tuo pensiero. La simbiosi con la natura dell'autore è evidente,

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  5. Salve ragazzi. Io penso che ogni tanto vivere di natura e calarsi in essa sia non solo necessario ma anche indispensabile. Noi siamo non solo ciò che mangiamo ma anche ciò che viviamo. E non c'è cosa più bella, delicata e nutriente che vivere di verde, di mare, di tramonto, del volo pindarico dei gabbiani a cavallo dell'onde o a mentre si cibano d'esse a pelo d'acqua; non c'è nulla che possa farti amare la vita meglio d'un mattino appena sbocciato in punta di Sole. Il poeta vive di amore, sentimenti, valori e cose semplici. Gli basta avere carta e penna in mano e tradurre in versi tutto ciò per cui vive e tutto ciò di cui si nutre. E la donna incarna il meglio che nostro Signore ci abbia donato per renderci edotti e partecipi del Suo Verbo e del Suo divenire tra noi.

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