Satoru Gojo liberato dal sigillo del Prison Realm |
Oggi torno a parlare del manga Jujutsu Kaisen, opera che mi sta particolarmente appassionando. In Italia a inizio aprile è uscito il volume 19, in Giappone siamo al 23 (capitolo 221).
In questo post sono presenti spoiler.
EDIT: Sempre con spoiler, QUESTO POST è aggiornato al capitolo 236
Tra i protagonisti del manga c'è Satoru Gojo, il maestro di arti occulte dei protagonisti Megumi Fushiguro e Yuji Itadori. Lo stregone più forte dell'epoca moderna e tra i più forti della storia: un personaggio che immediatamente attira l'attenzione del lettore.
Gojo è il più forte, come viene sottolineato alla fine di uno dei volumi iniziali dell'opera. Per sopraffarlo, il "villain" Kenjaku, che ha posseduto il corpo dell'ex amico di Gojo, Suguru Geto, divenuto stregone nero, deve architettare un piano articolato, sapendo di non poterlo eliminare fisicamente. Neppure due maledizioni di livello speciale (tre con Mahito) possono tenere testa "al più forte", che infatti viene "sigillato" nel "Prison Realm" approfittando di un suo momento di distrazione provocato dall'irruzione in scena dello stesso Kenjaku, nel corpo di Geto. Dal sigillo Gojo è stato finalmente liberato nell'ultimo capitolo del manga (221) e dopo essersi sbarazzato di alcune maledizioni poste da Kenjaku a guardia del feticcio, il primo pensiero dello stregone è proprio quello di sfidare "l'impostore" nel corpo del suo ex amico (i due poi rimanderanno il confronto al mese successivo), non di fare visita ai suoi allievi, di rassicurarli, di prepararli alla battaglia finale.
L'espediente del "sigillo" è stato a mio modo di vedere un'ottima trovata narrativa per mandare in pausa il personaggio palesemente più forte, almeno fino a quando Sukuna, il re delle maledizioni, non ritroverà il suo corpo. E a proposito, chi è il più forte tra Sukuna e Gojo? Mio parere: il Sukuna a piena potenza e nel suo corpo, sulla carta, è superiore a Gojo. Non credo invece che l'attuale Sukuna, "ospitato" dal corpo di Megumi gli sia superiore. Il fatto che uno Zenin nel passato, con la tecnica delle dieci ombre, abbia sostanzialmente "pareggiato" un duello con un antenato di Gojo in possesso delle stesse tecniche, Minimo infinito e i sei occhi (i due si sono auto-eliminati), non è dimostrazione dei rapporti di forza tra Sukuna-Fushiguro e Gojo. Di sicuro la tecnica del "Minimo infinito" rende Gojo intangibile ai colpi degli avversari: nessuno può colpirlo. E anche senza questa tecnica, resta insuperabile per via dell'energia malefica infinita e della forza nei combattimenti corpo a corpo. Solamente Kenjaku e Sukuna possono primeggiare con lui: i loro domini sembrano superiori. Tuttavia Gojo ha un punto di forza notevole: può espandere il suo dominio più volte consecutivamente. Vedremo comunque gli sviluppi di trama, vedremo quando questi personaggi saranno impegnati negli scontri frontali.
Nel frattempo, mi sento di dire che Satoru Gojo costituisca a mio parere il valore aggiunto di Jujutsu Kaisen, un battle shonen che "pesca" ovunque (nelle storie di Junji Ito, Bleach, Yu degli spettri, Naruto, My Hero Academia, JoJo, anche Harry Potter), ma che sa essere particolarmente innovativo e anche piuttosto elaborato nelle dinamiche, nei combattimenti, nelle parti teoriche. E anche nella caratterizzazione dei personaggi.
Gojo, da giovane, è quanto di più lontano dalla figura di eroe. Fallisce una missione importantissima e sull'orlo della morte acquista nuovi poteri (il tipico "Power Up" dei battle shonen): lo stregone non è affatto turbato dalla morte della giovane Riko Amanai, non ha rimpianti per la sua morte, né per quello che è successo: "Ovunque, in cielo e in terra..io sono l'unico essere prezioso".
Lo stregone deve pensare in primis alla propria realizzazione, a diventare più forte. Non è un supereroe che deve affermare principi di giustizia. È un ingranaggio (citando il protagonista Itadori) di una società che, per quanto concerne la stregoneria, si divide - proprio come l'attuale società - in conservatori e progressisti. Gojo è fortissimo, arrogante e individualista: consapevole della sua forza, affronta i nemici con sfrontatezza e sangue freddo. Non si lascia andare all'emotività e non cede alle provocazioni del nemico, anzi lo provoca. È uno stratega e un calcolatore. Mette come primo obiettivo l'eliminazione del nemico, non il salvare vite, anche se non provocherebbe mai direttamente la morte di civili innocenti. Jujutsu Kaisen non è la storia di eroi come My Hero Academia, nonostante molti tratti in comune. È la storia di stregoni, personaggi con lati di follia, che combattono le maledizioni - peraltro è un vero e proprio mestiere retribuito in epoca moderna - e che si distinguono quindi dai comuni esseri umani che non vedono le maledizioni (salvo eccezioni) e che muoiono a causa delle maledizioni.
Quali sviluppi può avere il personaggio di Gojo? Indubbiamente imparare il lavoro di squadra, che non significa rinnegare l'individualismo dello stregone. Il più forte di tutti, quello che doveva svolgere le missioni più pericolose da solo, per non avere intralci, nel duello finale con i "villain" avrà bisogno dell'aiuto dei suoi allievi. E viceversa. In fondo l'individualismo espresso nel combattimento con Toji Fushiguro è un carattere marcato nel Gojo più giovane: il Gojo sensei è diverso e infatti vuole addestrare giovani stregoni, facendoli diventare più forti anche di se stesso. Lo scopo di Satoru non è più quello di affermare se stesso, ma di cambiare il mondo della stregoneria, saldo su posizioni conservatrici. Gojo non percorre strade agevoli: sarebbe stato facile uccidere Itadori e quindi bloccare il pericolo Sukuna. Ma poi davvero questo avrebbe risolto la questione, con altre "dita feticcio" del Re delle maledizioni in circolazione? Probabilmente no.
EDIT: NOTA BENE questo post è stato scritto ad aprile 2023. La trama intanto si è evoluta...
Nei capitoli finali del manga ci aspettiamo coerenza dal mangaka. Un altro aspetto innovativo di Jujutsu Kaisen infatti è il concetto di sacrificio: Gojo lo esplicita nelle parole a Megumi, pensare di vincere sacrificando se stessi è sbagliato, uno stregone deve mettere a rischio la propria vita per vincere, non perderla per vincere: una critica ai battle shonen che mettono in scena la morte eroica dei personaggi di sostengo al main character? Pare proprio di sì. Fare morire Satoru Gojo, dunque, sarebbe gettare nella spazzatura un grande personaggio: Akutami rifletta sugli errori dell'autore di Demon Slayer, che non ha valorizzato Yoriichi Tsugikuni, il personaggio più affascinante della sua opera, e ha fatto uscire di scena prestissimo Rengoku. Per questo Demon Slayer, manga popolarissimo, ma abbastanza deludente dopo un inizio promettente (ah, il marketing...), è destinato a rimanere in futuro nell'ombra di opere di ben altre spessore, come My Hero Academia e Jujutsu Kaisen (a patto che Akutami non rovini quanto di buono ha fatto finora).
EDIT QUI ulteriori approfondimenti (SPOILER) aggiornati a settembre 2023
Ti credo sulla parola.
RispondiEliminaeheh :) su questo manga sono preparatissimo
EliminaIn occidente si dice Jujitsu! 😝
RispondiEliminaMegumi dice il vero ma trovo scemo il contrario a meno che non ci si sacrifichi per qualcun altro. Per vincere e basta non ha senso ed è anche da coglionetti 😆
Mai sentito Demon Slayer e meno male che è popolarissimo 😅
Demon Slayer ha fatto breccia nel pubblico giapponese, forse piu' per la realizzazione grafica dei personaggi o per la trasposizione animata di Ufotable. Il manga è mediocre. Dopo la morte di Rengoku va buttato nel bidone della spazzatura :D
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